Torino (e dintorni) con i bambini

di Ida Vanacore e Marta Massafra
Al rientro dalle vacanze ed in attesa che riapra l’asilo, molto tempo lo trascorro con la mia bambina, ho quindi pensato, coinvolgendo Marta, di presentarvi alcuni posti family friendly in Torino e dintorni, posti dove poter semplicemente trascorrere una piacevole giornata.
Io inizio con il Museo Egizio, dove ho scoperto un percorso adatto anche ai più piccoli.

Beatrice mi ha chiesto con insistenza di visitare il Museo Egizio. C’erano stati di recente la sua cuginetta di 9 anni ed un suo compagno di scuola e le è rimasto probabilmente impresso. Nonostante le mie resistenze, è riuscita a convincermi. Pensavo che per una bambina di poco più di quattro anni fosse davvero troppo impegnativo, invece le è piaciuto moltissimo!
Per i pochi che ancora non lo conoscessero, il Museo Egizio di Torino è il secondo museo al mondo interamente dedicato alla cultura egizia, dopo al solo Museo del Cairo, vanta oltre 40.000 reperti, di cui 3.300 esposti nelle sale museali e presenta percorsi diversi a seconda delle esigenze dei visitatori. Il museo ha sede nel palazzo di Via Accademia delle Scienze denominato “Collegio dei nobili”, edificio tutt’ora condiviso con l’Accademia delle Scienze.
Noi abbiamo scelto di fare il family tour, ovvero una sorta di caccia al tesoro all’interno del museo, tra mummie, sarcofagi ed amuleti.

Vi segnalo che i bambini fino a 6 anni non pagano e per i ragazzi dai 6 ai 14 anni il costo del biglietto è solo di 1 euro.
Abbiamo preferito il percorso individuale, senza guida, e all’ingresso ci è stata consegnata una audio guida ed una mappa. Il percorso prevede una durata di circa 90 minuti, ovviamente un tempo indicativo.
Il “gioco” consiste nell’aiutare la mummia Kha, la regina Merit e i due bambini Cody e Schiapp a ritrovare il gattino Miu. Vanno cercate nei totem posti accanto ai reperti le zampine del gatto e va selezionato sull’apparecchio guida il numero corrispondente per sentire la spiegazione, resa semplice e giocosa per i più piccoli. In totale ci sono 34 tappe situate su tutto il percorso disposto su tre piani (in realtà i piani da visitare sono quattro, è prevista anche una mostra temporanea che noi abbiamo però saltato).
A Beatrice è piaciuto tantissimo, a fine tour non voleva andare via, mi ha fatto promettere di portarla nuovamente.
Proseguo invitandovi ad una dolce pausa in torteria.

A Rivoli, alle porte di Torino, ho scoperto di recente un posto per cui è stato amore a prima vista, la torteria L’OEUF: uno stile davvero unico, per definizione delle stesse titolari un posto variopinto come il Balòn (citazione per i soli torinesi) e allo stesso tempo un salotto romantico, a mio parere, di ispirazione parigina. Lì dentro il tempo sembra avere una battuta di arresto. Beatrice spesso gioca ad essere una principessa seduta su un trono (molte sedie, tutte rigorosamente vintage, lo sembrano). I dolci sono artigianali. Le torte sono tutte deliziose, le porzioni fin troppo abbondanti. La preferita di Beatrice è senza alcun dubbio quella al cioccolato ed amarene, la mia al sapore di cocco e farcita con frutta fresca. E’ possibile anche degustare infusi vari, rigorosamente serviti con servizi in porcellana.
Sono felice che a proseguire sia Marta, sempre grande fonte di ispirazione per quanto riguarda le attività da fare con i bambini.
Quando Ida mi ha proposto di scrivere questo articolo a 4 mani mi sono domandata che contenuti avrei potuto inserire. Io sono una persona altamente pigra. Adoro stare a casa perché amo la calma, non avere i tempi comandati e impegni fissi. Tuttavia l’inverno è lungo qui al Nord e i bambini più crescono più hanno voglia di stimoli diversi e, soprattutto, di stare in compagnia.
Inizio quindi con il Museo di Arte Contemporanea che si trova all’interno del Castello di Rivoli.

Ho trovato molto divertente ed interessante partecipare ai laboratori che vengono organizzati al suo interno ogni terzo week end del mese, da ottobre a giugno. Sono promossi dal Dipartimento Educazione e riguardano workshop e visite delle Collezioni ospitate all’interno del Castello nei vari periodi.
Al Sabato il laboratorio è per i bambini e ragazzi alle ore 15.30, mentre la Domenica è alle ore 15. La domenica mattina invece lo spazio è dedicato ai bambini da 0 a 3 anni ed ha inizio alle ore 10. Il biglietto costa 5 euro per ogni genitore e bambino.

Ho partecipato a diversi di questi laboratori e li ho trovati molto belli. Sia per l’attività in sé, svolta all’interno di una sala attrezzata e arredata con tanti materiali artistici, con personale attento, paziente e coinvolgente, sia per la possibiltà successiva di visitare il Museo. I bambini si sentono grandi e gratificati dalla fiducia data loro nel potersi avvicinare ad oggetti rari e preziosi, inoltre penso che abituare un bambino a visitare un museo sin da piccolo sia dargli la possibilità di crearsi uno spazio fisico e mentale per osservare, riflettere e ragionare.
Appena arriva la Primavera però preferisco decisamente stare all’aperto e noi ci troviamo ragazzi in una zona ricca di sentieri da esplorare in tutta tranquillità e sicurezza. Una delle nostre gite preferite, fatta e rifatta, è quella in alta Valsusa al Rifugio Amprimo, nel Parco OrsieraRocciavrè.

Di seguito vi dò le indicazioni per raggiungere in auto il punto di partenza di questa piacevolissima passeggiata nella natura:
Arrivando da Torino si consiglia l’uscita Avigliana ovest e proseguire su una delle due statali dirette a Susa. Dopo Borgone si passa sulla statale 24 e, proseguendo per San Giorio di Susa si imbocca una strada sulla sinistra che sale verso le borgate Balma Martinetti Pognant e Città, seguendo le indicazioni per Parco OrsieraRocciavré. Giunti a Citt° si trova l’indicazione per il Rifugio Ornelio Amprimo. Si arriva con l’auto ad un parcheggio proprio all’inizio del sentiero che conduce al Rifugio. Si supera il laghetto chiamato Paradiso delle Rane e si raggiunge per il sentiero dei Franchi il rifugio che si trova a quota 1385 m in una quarantina di minuti.
Il tempo è piuttosto relativo ovviamente, dipende dalle gambette che vi affiancano e soprattutto dalla curiosità da esploratore che colora la vostra avventura. Il sentiero è all’interno di un bosco, quindi riparato dal sole (diversamente dallo spazio di fronte al rifugio) e non ha grandi pendenze o difficoltà. Arrivati al Rifugio c’è un enorme prato sul quale poter fare picnic e da cui partire con altre mini esplorazioni, ma se siete amanti della polenta vi consiglio quella concia che propongono, squisita!
In merito a posti in cui mangiare ho poche idee. I miei bimbi non sono dei mangioni e, sebbene io sia moooolto lontana dalla perfezione, cerco di non cadere nel tranello di telefonini e tablet consegnati nelle loro mani per imbambolarli e spegnerli nei ristoranti. Un posto però davvero carino, accogliente ed informale è certamente La Soldanella di Rosta, sempre in Valsusa.

Un agriturismo composto da 22 ettari di bosco, 2 laghetti, campi coltivati, prati. Ha una bellissima area gioco all’ingresso del ristorante, che al suo interno è spazioso e ben curato. A pranzo e cena propongono menù rispettosi della stagionalità e molto gustosi. All’interno dell’agriturismo allevano alcune razze di bovini, vengono prodotte mele, prugne, ramassin, ciliegie e vari frutti di bosco, il latte con cui vengono prodotti yogurt, formaggi e gelati è ha km 0 e le verdure provengono dal loro orto.
La Soldanella è anche una Fattoria Didattica certificata dalla Regione Piemonte e perciò attrezzata e disponibile ad ospitare scolaresche, famiglie e bambini che possono osservare con rispetto e sicurezza gli animali presenti e partecipare ad alcune attività come laboratori o giri sui pony.
Con questo è tutto.
Speriamo che questo articolo vi sia piaciuto e di avervi dato qualche idea per una giornata da trascorrere con i vostri bambini.

Fondatrice ed ideatrice creativa di unamammaperamica