Tempo e confinamento

Tempo e confinamento

Ad oggi non ho mai accennato al tempo trascorso in “confinamento”. Non so, mi sembrava superfluo, volevo risparmiare parole in un periodo dove se ne sprecano a sproposito molte.

Alla domanda “come procede?”, io ho sempre risposto “tutto sommato bene”. Tre parole che racchiudono tutto.

Sono stati mesi complicati. Le preoccupazioni sono state molte e lo sono di più tutt’ora. A livello pratico molte incombenze sono diventate difficoltose. Anche solo fare la spesa. In casa mi si è rotto poi di tutto: il computer appena revisionato, che, per i suoi anni, il tecnico guardava come un miracolo, un tubo della cucina, la lavatrice, la televisione. Poi ci ho messo anche del mio, pulendo il forno sono riuscita a staccarne un pezzo. E per finire, ieri sera è crollata una tapparella.

E che dire? Niente nervosismi, niente tragedie. Calma e serafica ho cercato una soluzione a tutto. Certo, non da sola. Vanto un aiuto prezioso e discreto ed il costante sorriso di mia figlia.

Comunque sono stata bene. Ho incassato delusioni che in alcuni giorni mi hanno fatto trovar lungo persino il respiro. Ho anche giocato, cucinato, inventato, letto, scritto, amato, riso e sorpreso, gli altri e me stessa. Niente stravolgimenti o rivelazioni esistenziali. Ho vissuto, semplicemente, senza tempi prestabiliti e senza per questo sensi di colpa.

Come tutti non vedo l’ora di tornare ad una vita normale, fatta di lavoro, incontri con i cari, uscite all’aria aperta. Sono certa che non accadrà il 4 maggio. Sono altrettanto certa che quando accadrà lo farò con la serenità di essere riuscita, nonostante tutto, ad apprezzare un tempo difficile ma prezioso, che mai più si ripeterà.

Ida Vanacore

Fondatrice ed ideatrice creativa di unamammaperamica 

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