Latte di nocciola

Entusiasta dell’acquisto del mio nuovo estrattore, mi sono voluta prodigare in un esperimento di cucina. Sul ricettario dell’estrattore c’era la ricetta per fare il latte di mandorle, tuttavia il latte di mandorle non è tra le mie bevande preferite. Avevo nella mia dispensa una scorta di nocciole di Giffoni IGP così ho pensato di provare a preparare la bevanda alla nocciola. Sarebbe molto più simpatico chiamarlo latte di nocciola, ma per definizione si può chiamare “latte” solo quello munto dalla mucca, quindi ecco perché il termine “bevanda”.

La preparazione è tutto sommato molto semplice. 2 soli ingredienti: nocciole ed acqua. Dovete soltanto premurarvi che il vostro estrattore sia adatto a lavorare la frutta secca perché altrimenti potreste danneggiare l’apparecchio. Il mio è un estrattore Bosh, per l’esattezza VitaExtract slow juicer.
Ecco il procedimento: si mettono a bagno 200 g di nocciole in 1 litro di acqua per circa 12 ore. Passate le 12 ore si scolano e si raggiungono 700 ml di acqua fresca. Utilizzando il filtro con le maglie più fini, si versa poco alla volte le nocciole insieme all’acqua. Una volta riempito l’estrattore si apre il tappo per far uscire questa buonissima bevanda vegetale!
Il risultato non ha nulla a che vedere con il latte di nocciola che tempo fa avevo comprato al supermercato.. il sapore è molto più intenso e gradevole e la consistenza è corposa grazie alla componente grassa (lipidica per usare i termini corretti!) delle nocciole.
Gustoso bevuto come tale a temperatura ambiente o utilizzato come ingrediente per preparare un dolce.
Può essere una valida alternativa al latte vaccino se si è intolleranti al lattosio o allergici alle proteine del latte ma anche solo per variare un po’ la propria alimentazione! Ricca di proteine vegetali, acidi grassi omega 3 e sali minerali importantissimi come magnesio, calcio, potassio e fosforo!
Ovviamente in cucina non mi piace sprecare nulla è così la componente secca delle nocciole scartata dall’estrattore ho voluto riutilizzarla per preparare una golosissima torta di nocciole .
Il residuo di nocciole scartato dall’estrattore non era esattamente come avere della farina di nocciole tra le mani perché più pastosa e più umida, ma il profumo era ancora molto intenso, buttarlo sarebbe stato davvero un sacrilegio! Così ho pensato di preparare una golosissima torta di nocciole.

Gli ingredienti sono: il residuo delle nocciole (circa 120 g), 80
g di zucchero , 2 uova, 50 g di olio EVO, 120 g farina tipo 0, ½ bustina di lievito per dolci.
La preparazione è piuttosto semplice. Si mescola il tuorlo dell’uovo con lo zucchero fino a
farlo diventare chiaro e spumoso. Si aggiungono a questo punto l’olio, le
nocciole, la farina ed il lievito in polvere. Per ultimo si montano i chiari
d’uovo a neve ferma e si inseriscono delicatamente all’impasto in modo che
mantengano la spumosità. Si versa in uno stampo per torte con della carta da
forno bagnata e strizzata e si inforna a 170°C per circa 35-40 minuti. La torta
che ne risulta è sofficissima e molto profumata.
A proposito di scarti alimentari lo sapevate che
secondo alcuni dati della Fao (non recentissimi) ogni italiano butta
nell’immondizia circa 150 kg all’anno di cibo? Più del 70% dello spreco
alimentari avviene tra le mura di casa. Sono convinta che mangiare sia un atto
politico e di civismo verso noi stessi, verso le generazioni che verranno e
verso la nostra Terra. Tutti noi possiamo
iniziare, nel nostro piccolo, ad avere
uno stile di vita più sostenibile ad esempio acquistando solo ciò che
serve realmente, facendo una lista della spesa per evitare di cadere nei
tranelli del marketing, scegliendo alimenti locali e di stagione, consultando
etichette e scadenze, utilizzando al meglio frigo, freezer e dispensa per gli
alimenti. Prima di gettare nell’immondizia parti di cibo ancora edibili, che
siano un avanzo o la mondatura di un frutto o un ortaggio, chiediamoci se
quell’ingrediente può avere una seconda vita, un utilizzo alternativo. A questo
proposito, tempo fa ho conosciuto Lisa Casali, blogger e scrittrice che della
riduzione degli sprechi ne ha fatto quasi una missione. Conduceva un
laboratorio di “cucina senza spreco” in occasione del Salone del Gusto.
Incuriosita dalla proposta ho acquistato uno dei suoi libri “Ecocucina.
Azzerare gli sprechi, risparmiare ed essere felici” ed ho trovato davvero
interessante la realizzazione di gustose e fantasiose ricette proprio a partire
da quelli che noi consideriamo “scarti”.

Una dietista in movimento