Festa di compleanno (II parte): l’animazione

Festa di compleanno (II parte): l’animazione

Feste di compleanno…tema spinoso. Non amo le feste dove il protagonista è il buffet, quelle in cui ci sono 40 tipi di tramezzini, tonnellate di pizzette, patatine di ogni forma, caramelle, cioccolatini, 6 tortine (che non sono “la torta di compleanno”), salumi e formaggi, arachidi e pistacchi, bibite, birre e spumanti…ragazzi, è una merenda! Non amo i gonfiabili. I bambini saltano come grilli e mi spavento sempre, nemmeno guardano dove saltano (e sotto i loro piedi di solito c’è un altro bambino) e SUDANO! Tanto anche. 99 su 100 c’è un regolamento in cui si legge che la custodia del bambino è tua, presente o meno l’animatore, quindi se si fa male qualcuno la responsabilità è del genitore. Cosa che invece non accade se l’animatore deve gestire 30 bambini da solo in una sala non adibita a feste di compleanno, dove, se si perde una pinzetta durante un gioco…fermi tutti! Nessuno respiri più finché non si ritrova l’oggetto preziosissimo (e dimmi allora perché farlo indossare in questa occasione) smarrito. Non amo poi le feste di compleanno sempre uguali! Belle le bolle di sapone (una volta), bello il trucco di magia (una volta), bella la scenetta finale coi pupazzetti (una volta). I bambini crescono e cambiano!! Si, per fortuna a loro capita di cambiare i gusti e anche tanto, quindi perché riproporre la stessa identica festa in tutte le feste, per tutti i bambini?

Certamente non sono perfetta come animatrice delle feste, sforo sempre sull’orario e ci metto un’eternità a coinvolgere tutti perché non mi piace impormi, ma tengo moltissimo al tema della festa e a far sapere al festeggiato o alla festeggiata che quella è proprio la sua festa, pensata proprio su di lui o su di lei! Perché in fin dei conti è questo che deve succedere il giorno del tuo compleanno. Ti devi sentire UNICO. Credo sia quello il punto da cui partire.

Ida mi ha onorata chiedendomi di animare la festa della meravigliosa Beatrice. Devo dire mi è andata di lusso, perché Bea è una bimba molto solare, socievole e creativa.

Il tema della festa ruotava intorno all’idea di creare delle marionette. Come in tutte le feste il numero degli invitati oscillava di giorno in giorno ed era difficile raccogliere sufficiente materiale per creare una marionetta per ciascun bambino, quindi ho proposto di slittare l’idea sulla creazione di un teatrino per i burattini da fare tutti insieme e da lasciare alla festeggiata. Ovviamente bisognava dimostrare anche di poter utilizzare questo capolavoro e così a fine festa avevo in mente di regalare una piccola storia da rappresentare proprio in quel teatrino.

La storia che ho scelto per Bea si intitola “La principessa, il drago e il prode cavaliere”, una storia spiritosa con tre personaggi principali. In questo modo ho pensato che tutti i bambini si sarebbero potuti identificare con uno dei personaggi, sentendosi tutti accolti e considerati.

In genere opto per una sorta di scaletta di giochi che prevede un gioco iniziale per stendere gli animi, sentirsi parte di una squadra, coinvolti e attori attivi.

In questo caso abbiamo fatto il gioco delle carote: i bimbi sdraiati in cerchio a terra a pancia in giù, tenendosi per mano fra loro, venivano tirati per i piedi da me e da chi veniva strappato dall’orto.

Una volta concluso il gioco ho assunto tutte queste “carote” per risolvere un mistero che riguardava un povero drago dall’aria piuttosto seccata. Per far questo i bambini hanno affrontato una prova di coraggio inserendo la mano dentro una scatola alla ricerca di oggetti che avevo disegnato su dei bigliettini e che dovevano ritrovare affidandosi solo al tatto. La scatola conteneva, oltre agli oggetti indicati, anche della pagliuzza e delle stelle filanti. Che non a tutti davano sensazioni piacevoli.

Superata la prova abbiamo messo tutti gli oggetti all’interno di una scatolina di cartone e, dopo una breve pausa merenda, abbiamo intonato una canzone per fare una magia con questi oggetti: sparse per casa sono comparse mollette da bucato attaccate ovunque (anche sui genitori degli invitati) con appiccicati fiorellini di arnica. I bimbi sono partiti alla loro ricerca ed hanno appeso le varie mollette al cartellone del drago dall’aria seccata (il drago si scoprirà infatti nella storia, necessita degli ingredienti utili alla realizzazione di una pomata per alleviare i suoi dolori).

Dopo esserci mossi un po’ci siamo sistemati in un angolo della stanza per dedicarci alla parte più bella della festa: la creazione del teatrino! I bimbi si sono raggruppati intorno ad un foglio lungo sul quale hanno dipinto strisce e fatto pois gialli utilizzando la carta pluriball. Questo foglio l’abbiamo poi sistemato sulla struttura esterna del teatrino. In seguito ho dato ai bambini diversi ritagli di cartone a strisce, alcuni più lunghi, altri più corti e tanti piccoli ritagli di carta sulle tinte del verde, del rosso e del marrone. Con questi pezzi hanno creato dei bellissimi alberi che abbiamo assemblato con la colla stick e la colla caldo (che ho utilizzato solo io ma sotto loro precisa indicazione: ogni albero rappresenta il bambino che l’ha realizzato)

e infine li abbiamo sistemati sullo sfondo precedentemente pitturato. Beatrice ha poi scelto la stoffa che preferiva tra le varie proposte e l’abbiamo utilizzata per creare una piccola tendina sul lato superiore del teatrino.

Mentre i piccoli si dedicavano alle foto intorno alla torta e festeggiavano la loro amica, ho sistemato un po’la cameretta per preparare il “momento storia”. Avevo preparato a casa semplici marionette con i personaggi della storia scelta e portato alcuni oggetti scenografici.

Quando i bimbi si son sistemati di fronte al teatrino e, su suggerimento di un papà molto partecipe, abbiamo creato l’effetto luci giusto, ho raccontato la storia da cui mi sono ispirata ed ho regalato alla fantastica Bea un augurio per il suo futuro. Ritengo che i bambini debbano essere abituati ed educati a sentire belle parole. Dico belle, non false, belle. Parole che partono ed arrivano al cuore dove possono essere seminate e crescere libere secondo la creatività di ciascuno. Con l’applauso finale ci siamo poi spostati al tanto atteso scarto dei regali.

Sempre a tema festa di compleanno, vi segnalo:

Marta Massafra

Educatrice e mamma

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *