DOLORI CAUSATI DAGLI EQUIVOCI

Qualche anno fa una ragazza mi disse: “Odio mia madre perché non mi ha mai amata”.
Questo pensiero le balenò in testa quando sentì la madre dire alla zia: “Non l’ho mai voluta!”.
Da allora, la ragazza non fu più la stessa di prima: iniziò a rispondere male alla madre e ad allontanarsi da lei sempre di più.
La donna, pensò che sua figlia fosse impazzita.
Anni dopo, quando la ragazza ebbe un figlio, disse alla madre: “Tu non mi hai mai voluta, io per questo non voglio che tu veda mio figlio”.
La madre la guardò rattristata: “Quando seppi di essere incinta non era il momento per avere un figlio ma non ebbi il coraggio di abortire. Quando ti vidi per la prima volta sentii un’emozione forte, più grande della felicità e seppi di aver fatto la scelta giusta”.
“Menti!”, scattò la figlia, “… te l’ho sentito dire anni fa, stavi parlando con la zia…”.
La madre, accarezzandole il viso, le sussurrò: “Ti sei portata dentro un dolore grandissimo a causa di parole che non ho mai pronunciato e se l’ho fatto, probabilmente, mi riferivo a chissà cosa, di certo non a te”.
Il dubbio assalì la mente della ragazza per giorni e ce ne vollero parecchi perché madre e figlia trovassero un nuovo equilibrio.
Quando hai qualcosa da dire, non lasciare che il passare del tempo si unisca al fraintendimento e generi dolore lasciandolo crescere dentro sempre di più fino a trasformarsi in rancore, odio e disperazione.
Affronta ciò che più temi e parla al momento giusto, potrai risparmiare a te e agli altri le grandi sofferenze originate dagli equivoci.

Psicologa, psicoterapeuta, specializzata in problematiche familiari nel rapporto tra genitori e figli.