Cronache di una maestra: l’ingresso

Cronache di una “maestra”.
Questo è il titolo che avrei scelto per questo gruppo di articoli che avrei intenzione di pubblicare…
Intanto vorrei precisare che la parola maestra è virgolettata. Sì, perché a onor del vero io, me medesima, proprio me non sono una maestra. Bensì un’educatrice. E su questo vorrei porre l’accento!
Per questioni di titoli, professionalità, etica ecc ecc ecc…
Nello specifico vorrei qui approfondire l’inizio della giornata!
Dunque…cronache…ebbene, ogni giorno è un’avventura signori!
Non so quanti di voi si son sentiti dire codesta frase:”Beh, con un bambino nessun giorno è uguale al precedente…”- Ebbene, se non ve la siete mai sentita dire…siete fortunati. A me la disse mia madre durante la mia fase più acuta di malinconia post partum (malinconia perché fortunatamente è stato sufficiente un anno di analisi per uscirne indenne). In realtà è proprio così. Con i bambini è inutile pensare che una cosa sia data per sempre.
In realtà è tutto un continuo negoziare, mediare, contrattare…un allenamento che rende gli insegnanti e gli educatori degni di partecipare ai meeting peggiori della borsa di New York!
Partendo dal principio…
L’INGRESSO
Per la maggior parte delle famiglie portare i bambini a scuola (nel caso specifico parlo di Scuola dell’infanzia) è parte integrante di semplice routine…certo, a casa ci saranno state già almeno 4 discussioni in merito (nell’ordine) a :
- colazione
- lavaggio
- vestizione
- posto auto
Dopo di che però i più lasciano il/la bambino/a nelle mani amorevoli di una maestra che, in alcuni casi, ha dovuto già affrontare le sopracitate discussioni a casa sua e che si trova in effetti di fronte a due occhioni sgranati che la guardano e che accompagnano la domanda: “Giochi con me?”.
Ovviamente la risposta che segue è un MA CEEEERTOOOOO decorato da sorrisi, commozione e gentilezza. Caratteristiche che, si potessero impersonificare, ignorano il fatto che presto arriveranno proposte del tipo:
“Facciamo un biglietto per il mio papà con i glitter???”
“Posso usare le TUE forbici?”
“Che ne dici se TI AIUTO a fare i letti?”
…bene, moltiplicate suddette frasi e idee (meravigliose) per 20…ecco, sono ancora di più i bambini di una classe…

Quando si fanno le 8.30 l’insegnante solitamente inizia a guardare con la coda dell’occhio la porta della sezione sperando in un doppio caffè in entrata, ma trovando ad attenderla bambini felicissimi di vederla, abbracciarla e, diciamocelo pure, abbindolarla con le loro tenerissime richieste (nel frattempo siamo giunti alla pittura con uniposca su vetri, creazione di binocoli e fasce ninja…). Alle ore 9.30 la maestra di turno pensa di aver superato anche per quella giornata la prova di iniziazione…ora sarà tutto in discesa…se solo sopravviverà al ballo delle ultime hit dell’estate!

Educatrice e mamma