ARTITERAPIE: UN MODO UNIVERSALE DI COMUNICARE di Marta Massafra


Ecco, prima o poi succede, ci si butta…il mio primo laboratorio di arti terapie!
Mi chiamo Marta, ho 31 anni ( quasi 32 ma finchè posso me la tiro) e sono mamma di 3 splendidi bambini: Mattia, Tommaso e Sara. Sono educatrice ed ho sempre lavorato nei nidi ritenendo il mondo infantile un universo meraviglioso, fatto di continue scoperte e conquiste. E la stessa sensazione la provo prendendo un foglio in mano ( ma in realtà qualunque tipo di supporto) e una matita. Iniziando a disegnare, con o senza obiettivi specifici e precisi, il mondo si ferma…o forse continua e sono io a fermarmi, non lo so…si aprono nuove finestre, riscopro nuove tinte e nuovi motivi che mi permettono, una volta rientrata, di vedere le cose con un’altra prospettiva, da un nuovo punto di vista. E tutto ciò indipendentemente dal risultato prodotto sul foglio.
Forse per questi motivi sono capitata in una realtà fantastica, la scuola Artedo, nella sede di Torino nel mio caso, una scuola formativa di arti terapie 4.0. In questa scuola vengono proposti percorsi formativi differenti ( Arte Terapia, Musico Terapia, Danza Movimento Terapia e Teatro Terapia) , a seconda delle proprie propensioni e passioni personali, in cui, oltre ad una base teorica vengono offerti dei laboratori in cui cimentarsi, mettersi in gioco, crescere e apprendere. Il concetto fondamentale è che, attraverso le arti genericamente intese, le persone possono prendere una certa distanza da quella che è la loro realtà, la loro situazione, i loro problemi e pensieri, oggettivandoli e separandosi da essi, riuscendo a ritagliarsi un tempo ed uno spazio ( quello dell’atelier) in cui vivere il qui ed ora. Tutto ciò consente di permettere un dialogo fra due parti importanti di noi stessi, il nostro mondo interiore e quello esteriore, riuscendo a farli comunicare e allo stesso tempo facilitando la verbalizzazione delle nostre emozioni.
Così è. Semplice. Eppure nel tran tran quotidiano, spesso ci si dimentica degli aspetti emotivi, propri e altrui. E ne risentono anche le relazioni. Spesso i nostri dialoghi si riducono a comunicazioni di servizio: “Cosa farai domani?”, “Cosa mangiamo stasera?”, “Hai fatto i compiti?”…non so voi, ma leggo queste cose e vedo a malapena del grigio. E tutti gli altri colori?

Liberiamoli! Facciamoli uscire e permettiamo alle parole di liberarsi da questa sterilità! Attraverso lo scarabocchio ad esempio! In questo laboratorio creeremo un dialogo fatto di segni, linee, cerchi…scarabocchi nel vero senso della parola, che, condivisi e scambiati, ci porteranno a comunicare con noi stessi e con l’altro in modo originale, spontaneo e profondo. Come per magia usciranno fuori forme, figure…parole attraverso un processo trasformativo.
Spero di vedervi numerosi, sabato 11 maggio, dalle ore 10.30, in via Lombroso 16 a Torino. Seguiranno nel corso della giornata diversi altri laboratori, per adulti e per bambini, vi allego tutti gli eventi. Perché credo nelle persone che li conducono. Credo nelle arti terapie. Credo nelle nostre emozioni!






Fondatrice ed ideatrice creativa di unamammaperamica